Valorizziamo la città vecchia di Locarno
Il lancio della petizione “Valorizziamo e rilanciamo il Centro storico di Locarno!” ha già raggiunto due importanti obiettivi. Primo, ha riaperto il dibattito sulla viabilità del quartiere, denunciando il perdurare del traffico di transito giornaliero di oltre 6’000 veicoli attraverso il nucleo storico. Secondo, ha reso evidente la condivisione del principio secondo cui è necessario riqualificare e rilanciare la Città Vecchia di Locarno.
Vi è chi, alcuni probabilmente senza aver ancora letto nel dettaglio i contenuti della nostra proposta, si è precipitato ad alzare preventivamente gli scudi contro una possibile pedonalizzazione.
Comprendiamo il timore di alcuni commercianti, ma questa reazione non ha ragion d’essere. La nostra proposta è ben più articolata, ragionevole ed equilibrata che una semplice richiesta di pedonalizzazione senza contropartita alcuna. Ciò è evidente a chiunque consulti il libretto contenente la petizione, liberamente scaricabile sul sito: www.ps-ticino.ch/wp-
content/uploads/2018/11/Centro-storico-a-misura-duomo_2018.pdf.
In effetti, se da un lato chiediamo di liberare il nucleo dal traffico parassitario di transito che nulla porta al quartiere (approvando invece l’accesso veicolare per residenti, commercianti e fornitori), dall’altro chiediamo di adottare misure positive volte a valorizzare e rendere più attrattiva la Città Vecchia anche proprio a beneficio di chi, come commercianti ed esercenti, vive della presenza delle persone nel centro storico.
In particolare, chiediamo una valorizzazione degli spazi urbani di pregio attualmente sacrificati al traffico e un nuovo servizio di trasporto pubblico capillare per servire direttamente il quartiere e collegarlo al resto della città e ai numerosi parcheggi pubblici disponibili nelle immediate vicinanze.
Auspichiamo insomma un cambiamento di paradigma e di mentalità che a medio-lungo termine permetta di rendere il quartiere più vivibile, più accessibile e dunque più attrattivo a beneficio di chi lo visita, di esercenti e commercianti, e dei numerosi abitanti del quartiere. Niente rivoluzione o soluzioni drastiche dall’oggi al domani, dunque. Chiediamo semplicemente di riflettere a un nuovo modo di concepire il quartiere e pianificare il futuro che tenga conto del centro storico nel suo complesso e non più a compartimenti stagni. Ciò al fine di gettare le basi per la Città Vecchia del futuro: attrattiva e a misura d’uomo.
A differenza di quanto si potrebbe pensare, la nostra proposta di respiro generale non è di principio incompatibile con la costruzione di un’autorimessa sotto il Parco Balli. L’investimento di circa 7 milioni di franchi prospettato dal Municipio per realizzare un nuovo parco e un’autorimessa per 100 veicoli sotto questo sedime (mettendo a disposizione circa la metà di questi posteggi ai residenti e l’altra metà ai commercianti della Città Vecchia e ai loro clienti) potrebbe essere infatti una soluzione di compromesso compatibile con la nostra visione.
Questo, però, a determinate condizioni. La principale condizione è che la costruzione di un’autorimessa ad uso esclusivo di residenti e commercianti del quartiere stesso sia accompagnata dalla chiusura della Città Vecchia al traffico parassitario di transito e all’eliminazione degli stalli attualmente presenti in superficie. È infatti evidente che se si andasse a costruire un nuovo autosilo in pieno centro storico senza parallelamente arginare il traffico di transito ed eliminare i parcheggi in superficie, quest’operazione finirebbe per attirare e generare ulteriore traffico in un nucleo già oggi saturo e che soffre da troppo tempo. Un’eventuale autorimessa potrebbe dunque aver ragion d’essere, ma unicamente quale elemento integrante di una ragionata riqualifica pianificatoria e viaria globale del comparto.
Vista l’attuale situazione del quartiere, riteniamo la nostra richiesta più che lecita. La chiusura di via Borghese al traffico di transito era d’altronde già prevista nel Piano viario come misura fiancheggiatrice al momento dell’apertura della galleria Mappo Morettina (1996), richiesta incomprensibilmente ignorata e mai resa operativa dalla Città. La medesima richiesta è stata nuovamente ribadita dal Dipartimento del Territorio proprio nell’ambito del recente esame preliminare sulla variante del piano particolareggiato del centro storico del Parco Balli. È tempo che la Città tenga conto di queste indicazioni.
Liberando la Città Vecchia dal traffico parassitario di transito e, parallelamente, investendo intelligentemente per rendere il nucleo più attrattivo e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, tutti potrebbero godere dei benefici di un centro storico a misura d’uomo, rivitalizzato e al passo con i tempi, in linea con quanto già attuato nella maggior parte delle città a vocazione turistica della Svizzera. Questo è quanto auspichiamo. La Città Vecchia merita una riqualifica.
Valorizziamola assieme.