Vietare il burkini: una pagina nera della nostra città
C’è poco da commentare, c’è solo da piangere. Una commissione disastrosa, un rapporto oltremodo corposo da cestinare per un non problema.
Questa è Locarno, questa è la sua scandalosa e patetica maggioranza della Commissione della Legislazione. Che altro aggiungere?
Che dall’aprile 2017, quando era stata inoltrata la mozione, il Municipio è stato silente, ha deciso di non decidere: novello Ponzio Pilato.
Che per una mozione fasulla, senza senso e perversa, polvere negli occhi per gli orbi, il relatore pipidino Belgeri è riuscito nella titanica impresa di scrivere ben 17 pagine, sostenute e firmate dal leghista Caldara, che ogni tanto si sveglia dal suo torpore, e dai due esponenti liberali Ferriroli e Bosshardt, quest’ultimo più volte astioso nei confronti di naturalizzandi provenienti da certe etnie.
Che bene ha fatto il direttore de La Regione, Matteo Caratti, a stigmatizzare questo modo di agire.
Che questa è Locarno, una città che dovrebbe essere aperta e tollerante, ma che con questi atti si dimostra chiusa in sé stessa, ancora avvolta da uno spirito medioevale.
Che noi, socialisti, combatteremo questa strisciante forma di razzismo, che saremo sempre dalla parte dei più deboli, disposti a dar loro voce, a difenderli dai soprusi e dallo sfruttamento.