AVS 21: una riforma a scapito delle donne
L’AVS è la nostra assicurazione sociale più importante. Dovrebbe garantire un reddito dignitoso alle persone che hanno lavorato per tutta la vita. Di conseguenza, il PSS respinge il progetto di riforma dell’AVS 21 presentato oggi dalla Commissione della sicurezza sociale e della sanità (CSSS-S) del Consiglio degli Stati, poiché è semplicemente inaccettabile. Si tratta di un vero e proprio affronto alle donne.
Il progetto di riforma AVS 21 presentato oggi dalla CSSS-S è un attacco frontale alle donne di questo paese. «Le donne ci rimettono tre volte: l’età di pensionamento viene innalzata, si riducono le misure di compensazione e la flessibilità dell’età di pensionamento passa da 3 a 2 anni», commenta Marina Carobbio Guscetti, consigliera agli Stati. «Questa riforma viene semplicemente portata avanti sulle spalle delle donne».
Il progetto originale presentato dal Consiglio federale era già carente. La proposta presentata oggi però è inaccettabile. Le misure di compensazione sono largamente insufficienti per le donne della generazione di transizione. «I 700 milioni di franchi previsti inizialmente per le misure di compensazione dal Consiglio federale sono stati ridotti a 440 milioni. Invece di accordare migliori condizioni alle donne della generazione di transizione, la destra ha proposto dei tagli importanti al progetto. Questa è una provocazione, soprattutto nell’anno dell’anniversario del suffragio femminile. Se il progetto non verrà migliorato significativamente dal Consiglio Nazionale, esso non avrà alcuna possibilità in votazione popolare», dice Marina Carobbio Guscetti.
Nei prossimi dibattiti, il PSS si impegnerà per un progetto di riforma dell’AVS che migliori realmente le pensioni della popolazione e che soprattutto non sia a scapito delle donne. Nella sua prossima riunione dei delegati, il 13 febbraio, il PSS formulerà le sue condizioni per la riforma dell’AVS e della LPP.
Firmate ora l’appello dell’USS per salvare le rendite AVS delle donne