Pamela Messina – Città vecchia: il piano viario è procrastinato da trent’anni (CdT, 26.2.2025)
In risposta alla lettera della consigliera comunale Yvonne Ballestra-Cotti (vedi CdT del 19.2.2025 a pag. 13) credo di potermi esprimere anche a nome di numerosi e numerose residenti, commercianti ed esercenti la cui voce è stata finora largamente ignorata. Di fatto, i favorevoli che auspicherebbero anche una pedonalizzazione vera e propria sono parecchi, concetto ribadito da diversi decenni e riportato anche durante le serate pubbliche organizzate un anno fa dal Programma d’Azione Comunale (PAC), ma tuttora rigettato.
Ad essere onesti, non sussiste nessun dibattito tra fantomatiche “fazioni”, ultimamente si è solo sentita l’eco di una foga incomprensibile e caparbia di quei (pochi) che si oppongono alla proposta del Municipio di Locarno, il quale vorrebbe finalmente attuare un piccolo passo verso una mobilità sostenibile e una miglior qualità di vita nel nucleo storico. Ma pare proprio che il messaggio del Municipio non voglia essere recepito e che ci si ostini a fare opposizione a priori con pretesti contraddittori e discutibili presagi catastrofici per l’economia locale.
Più sconcertante è che una consigliera comunale sollevi considerazioni non pertinenti alla questione, con argomenti fallaci e fuorvianti che arrecano soltanto ulteriore confusione a ciò che di per sé è chiaro e di semplice comprensione, in sintesi: nel periodo di sperimentazione, si vuole eliminare SOLTANTO il traffico di TRANSITO est-ovest (circa 4000 veicoli al giorno in “zona incontro”, quindi il 70% del traffico totale) su via Borghese che sarà quindi sempre percorribile dai residenti, dai lavoratori e da chiunque intenda fermarsi in città vecchia.
A fronte di una soluzione di compromesso proposta dal Municipio – che a tutti gli effetti non comporterà nessuna rivoluzione per chi vive, lavora o si reca a fare acquisti – questa contrarietà anche solo ad entrare nel merito appare incomprensibile, lasciando dedurre che predominino pretese individualiste e una gran difficoltà nel gestire i cambiamenti. Sembra superfluo ribadire che, in tutte le città del mondo, le zone pedonali sono frequentatissime proprio perché più attraenti e vivibili. Poter passeggiare tranquillamente invita alla curiosità e invoglia a restare per godersi la cultura, lo shopping e la ristorazione del luogo.
Resta ancora da chiedersi quanto ci sia da guadagnare dal caos e dal traffico paralizzato.
Articolo di Pamela Messina, Residente della Città Vecchia di Locarno, apparso sul Corriere del Ticino del 26 febbraio