Via i cartelli repressivi: bene, meglio tardi che mai. È ora di passare dalla repressione alla responsabilizzazione!
L’alleanza “SINISTRA UNITA” apprende con soddisfazione che a quasi due anni dalla sentenza del servizio dei ricorsi del Consiglio di Stato, che aveva ritenuto privi di base legale i cartelli repressivi posati dal Municipio di Locarno in zona Castello, essi siano in procinto di essere tolti (e al momento coperti con info “Covid). Ma questo non può bastare: coerentemente con il certificato UNICEF “comune amico dei bambini e dei giovani” è necessario passare dalla repressione alla responsabilizzazione.
Sia alla loro posa nel 2017 che poi nel 2019, quando, a seguito del ricorso al Consiglio di Stato vinto da due giovani apprendisti, il PS chiedeva di levare i cartelli repressivi con delle interrogazioni del consigliere comunale Fabrizio Sirica. Cartelli che nella fattispecie vietano di ascoltare musica e bere alcolici nella zona del castello di Locarno, limitando in particolar modo le libertà di alcuni giovani e senza dare loro delle serie alternative d’incontro e socializzazione. Nonostante le varie critiche, il Municipio aveva però seguito imperterrito la linea dell’avvocato ed ex municipale Niccolò Salvioni, fervido sostenitore della misura repressiva.
Oggi, dopo l’inspiegabile rinvio del messaggio 112 che poneva le basi legali per tali divieti, il Municipio ha finalmente deciso di levare i cartelli: bene, meglio tardi che mai!
Come SINISTRA UNITA eravamo in ogni caso pronti a lanciare un referendum contro quei divieti, per un semplice motivo: rappresentano una politica giovanile sbagliatissima. Il tema è quindi spostato a quando il MM 112 verrà riproposto.
Siamo infatti convinti che al posto di una repressione cieca, che non fa altro che spostare i problemi, siano necessari più spazi aggregativi, sportivi e culturali. Sosteniamo con convinzione (come presente anche nelle interrogazioni pocanzi citate) un approccio di prossimità, condotto da specialisti della relazione con i giovani e della prevenzione, sul solco di quanto intrapreso negli ultimi mesi dal Comune con l’ottenimento del certificato UNICEF “Comune amico dei bambini e dei giovani” e facendosi parte propositiva assieme alla Fondazione il Gabbiano per la creazione di un servizio di operatore di strada regionale.
Da una città che vuole essere coerente ci aspettiamo che i giovani vengano davvero coinvolti nelle scelte che li riguardano, responsabilizzandoli e non reprimendoli. La politica giovanile dovrà quindi essere una priorità dell’esecutivo che entrerà in carica a seguito delle votazioni del 18 aprile. È per questo motivo che il gruppo PS inoltra l’interpellanza allegata al Municipio, che contiene molte richieste concrete per dare il via ad una diversa e più virtuosa politica giovanile.
SINISTRA UNITA